Caricamento Eventi

INTERAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO NELLA GESTIONE DELLA MALATTIA EPATICA

RESPONSABILI SCIENTIFICI

Prof. Gianluca Svegliati Baroni, Responsabile SOSD Danno Epativo e Trapianti AOU delle Marche

Dott. Antonio Marracino, Medico di Medicina Generale, Ancona

SEGRETERIA SCIENTIFICA

Dott. Fulvio Borromei, Presidente OMCeO di Ancona

Prof. Antonio Benedetti, Direttore SOD Clinica di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva d’Urgenza, AOU delle Marche

ECM – EVENTO RES  423198 ED. 1

Il Convegno partecipa al programma ECM con l’accreditamento di 70 discenti tra Medico Chirurgo (discipline: medicina generale, malattie infettive, medicina interna, gastroenterologia) e Infermiere.

Durata dell’attività formativa: ore 4.

Sono stati attribuiti: n. 4 crediti formativi

Obiettivo formativo: n.3 Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza-profili di cura.

SEDE

EGO HOTEL – SALA VISION
Via Flaminia, 220 – Ancona

RAZIONALE SCIENTIFICO

Negli ultimi anni si è assistito ad una radicale cambiamento nell’epidemiologia delle epatopatie croniche che possono portare a cirrosi epatica. Una volta intrattabile, ora si parla di eradicazione del virus dell’epatite C, mentre la nuova terapia per il virus dell’epatite Delta rende curabile ora anche questo gruppo di pazienti. Una persona ogni tre è affetta da steatosi epatica legata al metabolismo che può evolvere verso la cirrosi epatica ed il carcinoma epatocellulare. E’ evidente che lo screening delle epatopatie croniche va eseguito nell’ambito della medicina territoriale con cui condividere anche la gestione dei pazienti con cirrosi epatica scompensata quando questa condizione non richiede il ricovero in regime ospedaliero. Iceberg dell’epatopatia cronica è rappresentata dai tumori primitivi del fegato. Il carcinoma epatocellulare rappresenta il 90% dei casi e colpisce circa 13.000 italiani ogni anno, tumore purtroppo caratterizzato da una bassa sopravvivenza sia a 5 anni (20% circa dei pazienti) che a 10 anni (10% dei pazienti), entrando tra le prime cinque cause di morte per neoplasia. Rispetto anche a pochi anni fa, i centri di riferimento per questa patologia hanno a disposizione un ampio ventaglio di opzioni terapeutiche (resezione e trapianto di fegato, terapie loco-regionali, terapie sistemiche) che possono essere utilizzate nella cura di questa patologia, ma che necessariamente richiedono una diagnosi precoce per portare alla guarigione oncologica.

Scopo del congresso è proprio quello di sottolineare la necessità della stretta connessione tra medicina territoriale e Ospedale per l’identificazione dei pazienti con epatopatia cronica alla luce delle nuove evidenze epidemiologiche e per la gestione condivisa  delle complicanze della cirrosi