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RESPONSABILE SCIENTIFICO
Dott.ssa Nicla La Verde
Direttore Unità Operativa Complessa Oncologia
Professore a contratto Università degli Studi di Milano
Ospedale Luigi Sacco – Polo universitario
ASST Fatebenefratelli Sacco
RAZIONALE SCIENTIFICO
In Italia quasi due milioni di donne sono portatrici o sono guarite da un cancro. Il tumore più frequente è il carcinoma della mammella, con una prevalenza di più di 800000 casi. Ad oggi, nonostante i significativi progressi ottenuti in ambito terapeutico e la diffusione delle metodiche di screening, tale neoplasia si associa ad elevati tassi di morbidità e mortalità. Le neoplasie tipicamente femminili, a differenza di altre neoplasie che possono colpire la donna, hanno il “valore aggiunto” di impattare in larga misura sulla sfera emotiva oltre che sul corpo della donna. L’alopecia, l’asportazione del seno, la soppressione della funzionalità ovarica, le ripercussioni sulla sessualità, sulla fertilità e sulla possibilità di procreazione sono tutti fattori che stravolgono e obbligano a ridisegnare il proprio modo di essere e sentirsi donna.
Tra le nuove diagnosi di tumore si stima inoltre che una proporzione superiore al 20% sia causata da agenti infettivi. La IARC (International Agency for Research on Cancer) ha infatti definito come cancerogeni alcuni agenti biologici responsabili di infezioni umane (tra cui HIV-1 e HPV). La comprensione dei meccanismi epidemiologici e eziopatogenetici dei tumori virus-relati (quali carcinoma della cervice uterina, carcinoma spinocellulare dell’ano) risulta essenziale per l’ottimizzazione della gestione dei pazienti.
La medicina di genere sta contribuendo ad apportare una rivoluzione culturale e sociale nell’approccio ai pazienti appartenenti alle minoranze di genere, che nonostante ciò continuano ad affrontare discriminazioni e disuguaglianze in vari ambiti sanitari, quali l’accoglienza, la prevenzione e l’accesso alle cure dello stato di salute fisico e mentale.
Nonostante gli studi di prevalenza delle persone transgender siano gravati da un’enorme variabilità di dati si stima che una percentuale variabile tra 0.3-0.5% degli adulti si identifichi come transgender.
Seppur scarsa, la letteratura scientifica evidenzia tra le persone transgender una maggior frequenza di fattori di rischio oncologici, una maggiore incidenza e mortalità per tumori, un minor accesso ai sistemi di prevenzione tramite screening e alle cure palliative.
Occorre essere consapevoli che sulla scena sociale si affacciano identità inedite che sfidano le conoscenze comuni e che interrogano le pratiche sociali e istituzionali. È essenziale analizzare sia i fattori quantitativi che qualitativi del fenomeno per permettere agli operatori sanitari di comprendere al meglio i bisogni fisici, psicologici, sociali, spirituali ed emozionali dei pazienti transgender affette da cancro.
In questo convegno si vogliono affrontare le tematiche relative alla presa in carico della donna con un tumore, affrontando in primis il tumore mammario e ovarico, poi le tematiche relative all’immunità, a cancro e infezioni virali e alle minoranze di genere.
Si concluderà con l’intervento di un rappresentante di associazione pazienti che esprimerà da laico la percezione sulle tematiche affrontate.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il convegno ha l’obiettivo, grazie alla presenza dei diversi specialisti coinvolti, di costruire un momento di confronto tra le rispettive esperienze, al fine di:
- Migliorare conoscenze e competenze degli specialisti coinvolti nella cura dei tumori femminili
- Fornire aggiornamenti e verificare lo stato dell’arte in merito alla prevenzione dei tumori relati a virus oncogeni
- Affrontare le tematiche dell’oncologia di genere e di gender minorities in Oncologia
- Fornire aggiornamenti sulla gestione della fertilità nelle pazienti oncologiche, nonché affrontare la cura di un tumore insorto durante la gravidanza
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