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LO SPECIALISTA AMBULATORIALE DEL TERZO MILLENNIO TRA INTEGRAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE

La pandemia di COVID19 ha evidenziato ancora di più la necessità di ridefinire un ruolo per la medicina del territorio. Non si può negare che una gestione territoriale efficace consente all’Ospedale di svolgere correttamente la propria funzione che si identifica soistanzialmente nella gestione dei casi acuti. La pandemia ha avvalorato questo percorso dimostrando in tutte le sue fasi che la risposta ottimale doveva comprendere una assistenza del soggetto colpito al domicilio ed il ricorso alla struttura ospedaliera solo nei casi più complessi. Non è un caso che la implementazione delle USCA abbia performato la presa in carico garantendo maggiore efficienza ed efficacia.
Va quindi sviluppata una politica di potenziamento dei servizi di cure primarie, di prevenzione al fine di incentivare strategie per la promozione della salute. È necessario focalizzarsi sui bisogni dei cittadini e non sulla cura della singola patologia, promuovendo una medicina di iniziativa diversa della medicina di attesa tipica dell’assistenza ospedaliera . In questo contesto la figura dello Specialista Ambulatoriale Interno svolge un ruolo chiave sia da un punto di vista professionale e clinico ( presa in carico e cura del paziente) sia da un punto di vista gestionale ( ottimizzazione delle risorse e appropriatezza prescrittiva) in tutti i contesti dell’assistenza territoriale e in tutti quei luoghi di cure extra-ospedaliere che connotano un moderno sistema sanitario aperto ai bisogni che sfociano , nella gran parte dei casi nella risposta alle malattie croniche. Da questi elementi emerge la necessità di implementare il modello di assistenza specialistica territoriale che possa superare il paradigma puramente prestazionale, prevedendo team multispecialistici e multidisciplinari ( Equipe Specialistiche Territoriali) e rispondendo alle necessità di presa in carico del paziente nell’ambito delle cure primarie ed intermedie, senza ricorrere alle risorse ospedaliere ponendo le basi per futuri modelli di gestione territoriale del paziente affetto da patologia cronica e dell’anziano fragile.

Uno specialista quindi formato ed informato sulla multidisciplinarietà e sulla multiprofessionalità, perfettamente integrato , nel rispetto del suo ruolo e delle sue competenze nel percorso di cura, regista e protagonista della assistenza che dovrà modulare e pianificare nel pieno rispetto delle regole della appropriatezza e dell’interesse del paziente.
L’evento formativo promosso da SUMAI Umbria vuole contribuire a ridefinire il ruolo dello specialista ambulatoriale, da un lato proponendo le indispensabili azioni normative che portino la categoria a svolgere un “nuovo” ruolo, dall’altro a definire in specifici campi di azione ( diabete, scompenso etc) le enormi possibilità che gli specialist possono condividere con gli altri operatori del territorio per fornire risposte ottimali e soprattutto una presa in carico precoce e corretta dei pazienti tesa a dare qualità agli anni di vita.

RESPONSABILE SCIENTIFICO
Dott.ssa Castellani Francesca: Segretario Regionale Umbria, SUMAI Assoprof

ECM

L’Evento partecipa al programma di Educazione  Continua in Medicina  con l’accreditamento di Medico Chirurgo (tutte le discipline),
Infermiere, Odontoiatra e Psicologo. Sono stati attribuiti n.4 Crediti Formativi